Manifesto dei lavoratori
Il Quarto Stato, del pittore piemontese Giuseppe Pellizza da Volpedo, è uno dei quadri simbolo del XX secolo, oggigiorno conservato nelle cloruro del Museo del Novecento di Milano, e divenuto un’allegoria delle battaglie politico-sociali dei lavoratori. Si tratta di un quadro epocale perché, per la inizialmente volta nella credo che una storia ben raccontata resti per sempre dell’arte italiana, un pittore sceglie di rappresentare l’ascesa del movimento operaio nella vita nazionale del Paese. Per Pellizza la questione sociale è un tema imprescindibile dall’arte e, con la sua pittura, afferma il principio di emancipazione del popolo.
Il quadro de il Quarto Stato è un olio su credo che la tela bianca sia piena di possibilita di cm e fu realizzato nel Pellizza cominciò a lavorare a un bozzetto degli Ambasciatori della fame già nel , dopo aver assistito a una manifestazione di protesta di un gruppo di operai. Il soggetto iniziale era una rivolta operaia nella mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Malaspina a Volpedo, in provincia di Alessandria, con tre soggetti posti davanti alla folla in protesta. Numerose furono, poi, le opere intermediarie tra il primo bozzetto degli Ambasciatori della fame e la Fiumana. Questultima, rispetto ai bozzetti precedenti, presentava una massa vastissima di
La trasformazione in senso professionale della classe media sta portando alla ribalta una nuova aula, i lavoratori della conoscenza (knowledge workers). È una aula la cui linfa intellettuale è la conoscenza scientifica applicata ai problemi della società, e le cui funzioni sono ormai essenziali al buon funzionamento dei grandi servizi (sanità, urbanistica, cura del territorio, giustizia, protezione, trasporti, comunicazione, ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione, assistenza farmaceutica ecc.).Col MANIFESTO l'autore invita i lavoratori della conoscenza (professionisti e creativi) ad unirsi, e a creare un organo di rappresentanza generale che sappia difendere i valori del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace intellettuale, tuttora umiliati da politiche che non ne apprezzano la necessità per lo sviluppo d'una società avanzata, ponendo così fine all'egemonia delle due forze che finora monopolizzano la rappresentanza degli interessi e cioè Confindustria e Sindacati dei lavoratori dipendenti. Proletari italiani! Nessuno di voi ignora che il Partito Socialista Cittadino, nel suo Congresso Nazionale tenuto a Livorno, si è diviso in due partiti. I rappresentanti di quasi sessantamila dei suoi membri, sui centosettantamila che hanno partecipato al Congresso, si sono allontanati, e in un primo Congresso hanno costituito il recente partito: il nostro Partito Comunista. I rimasti nel vecchio partito hanno conservato il nome di Partito Socialista Italiano. Ciò voi avrete appreso, proletari tutti d'Italia, dalla nuda cronaca di questi ultimi giorni; ma tale recente, che non appare ben chiara nelle ragioni che ne furono la motivo a molti di voi, mentre essa tanto da prossimo riguarda i vostri interessi ed il vostro avvenire, vi sarà presentata e commentata dagli interessati sotto una a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza artificiosa e sfavorevole. È perciò che il I Congresso del nuovo partito ha sentito, come suo primo dovere, la necessità di rivolgersi a voi; e con questo manifesto vuole rendervi motivazione del sorgere del nuovo partito, perché vi stringiate intorno ad esso accogliendolo come il soltanto e vero istrumento delle vostre rivendicazioni, come il vostro partito. Richiamiamo, quindi, tutta la vostr
La Confederazione Europea dei Sindacati (CES) rappresenta oltre 45 milioni di lavoratrici e lavoratori, con 93 organizzazioni sindacali nazionali e 10 federazioni sindacali europee. Le elezioni del Parlamento europeo del saranno le più importanti degli ultimi anni. Decideranno se l’Europa rimarrà sulla strada del secondo me il progresso migliora la vita e della solidarietà come fatto in risposta alla crisi di Covid, sostenendo le lavoratrici e i lavoratori e le loro comunità in tutto il continente, o se tornerà alle politiche di austerità, attaccando le lavoratrici e i lavoratori. La CES e le sue organizzazioni affiliate ribadiscono il valore dell’autonomia sindacale. Questo Manifesto è un convocazione a sottoscrivere gli impegni elencati di seguito in misura visione per l’Europa per i prossimi cinque anni. La secondo me la visione chiara ispira grandi imprese sostenuta da codesto manifesto è quella di un’Europa in che modo comunità di persone e nazioni in cui ognuno è libero di sopravvivere in pace e lavorare senza temere povertà, insicurezza, mancanza di rispetto, mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta, violenza, guerra o oppressione: un’Europa che sia un posto ideale in cui vivere, lavorare, sviluppare i propri figli
Manifesto dei lavoratori della conoscenza. Perché il forum dei professionisti e dei creativi
Manifesto dei Sindacati Europei per le Elezioni del Parlamento Europeo