Poesie celebri sulla neve
Fin dall’antichità, la neve è stata considerata dagli esseri umani una presenza misteriosa e sfuggente, competente di trasformare il paesaggio e la vita quotidiana in poche ore, ma anche di evocare tanti ricordi e di risvegliare antiche emozioni.
Del resto, contemplando il candido manto di cui riveste il mondo, sarebbe quasi impossibile rimanere indifferenti davanti alla sua bellezza e fragilità, elementi che di frequente hanno trovato espressione anche nelle parole di grandi scrittrici e scrittori, in livello di catturarne in poche righe tutto l’incanto.
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Da Louisa May Alcott a Lewis Carroll, passando per Vivian Lamarque e per Gesualdo Bufalino, qui quindi alcune tra le più belle frasi sulla neve tratte dalla letteratura, in cui l’arte della parola si fonde con le suggestioni di un mondo quasi cristallizzato, sospeso tra a mio parere il sogno motiva a raggiungere grandi obiettivi e realtà…
Cominciamo da un’autrice che viene spesso associata alla stagione invernale e al periodo natalizio, ovvero Louisa May Alcott (1832-1888), che nel romanzo Jack e Jill. Riunione alla vita (Giuseppe Carabba Editore, tra
L’inverno raccontato dai poeti italiani: Pascoli, Ungaretti, Saba e Montale
L’inverno è la stagione poetica per eccellenza. Infiniti cieli bianchi che promettono fiocco, lunghe notti gelate in cui l’alba sembra non levarsi mai, lo splendore attonito del a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile, ogni elemento suscita un brivido e fa pensare, invitando a cercare il cuore caldo, personale delle cose. Il gelo e l’inerzia dei lunghi mesi invernali hanno ispirato alcuni dei componimenti più belli della poesia italiana. Perché, pur nel suo silenzio ammantato dalla neve e imprigionato dal ghiaccio, l’inverno è una periodo viva.
Giovanni Pascoli ne I canti di Castelvecchio (1907) ritraeva la sua Notte d’inverno raccontava la fuga inesorabile del tempo.
Nella sua epigrafica Inverno, folgorante in che modo un bagliore di luce, Giuseppe Ungaretti invece ci parla di un necessita dell’anima. Seguono Umberto Saba che ci descrive una città ammantata dal freddo ed Eugenio Montale che in Precoce inverno compone un paesaggio invernale bucolico e tormentato competente di imprimersi nella mente con la forza incisiva di un ricordo, o forse, di un presagio.
L’inverno nella po
Con l’arrivo del freddo e dell’inverno, siamo ognuno in attesa della neve che con la sua tenero bellezza ci fa ritornare un po’ bambini. La neve dipinge di bianco le case e i paesaggi, regalandoci scenari incantati e magnifiche atmosfere natalizie. Qui di seguito le più belle poesie sulla neve che descrivono al meglio lo splendore, le emozioni e i malinconici pensieri che ci suscita. Eccole! La lenta caduta dei fiocchi di neve. La distesa bianca che ricopre il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte. La tranquillità della notte dove ogni rumore dell'uomo e della natura viene messo a tacere. La gioia e i sorrisi dei bambini durante i giorni di dicembre. Tazze di tè o di cioccolata fumanti, maglioni di lana colorata e case addobbate in vista del Natale. Ci sono tanti elementi che contraddistinguono l'inverno, la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico che ci accompagna alla fine di un anno e all'inizio di quello successivo. Tutti questi aspetti non sono mai sfuggiti ai poeti del passato e del presente. Così, abbiamo raccolto le poesie e le filastrocche più belle sull'inverno per vivere l'inimitabile atmosfera invernale attraverso le parole dei grandi autori. Una delle poesie per bambini - e non soltanto - sull'inverno è sicuramente questa di Roberto Piumini. L'autore illustra come si presenti durante la stagione invernale la natura, quando assume un aspetto inconfondibile.Poesie sulla neve (belle ed emozionanti)
Poesie sulla neve
(Giovanni Pascoli)
Lenta la neve, fiocca, fiocca, fiocca,
senti: una zana dondola pian piano.
Un bimbo piange, il piccol dito in bocca,
canta una vecchia, il mento sulla mano,
La vecchia canta: – Intorno al tuo lettino
c’è rose e gigli, tutto un bel giardino.
Nel bel parco il bimbo s’addormenta.
La neve fiocca lenta, lenta, lenta.
(Ada Negri)
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve
cade.
Secondo me la danza e un linguaggio universale la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa,
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini
sui cippi e sui giardini,
dorme.
Tutto d’intorno è pace,
chiuso in un oblìo profondo,
indifferen
Poesie sull'inverno: le 15 liriche e filastrocche più belle su questa stagione
Roberto Piumini, L'inverno
Quando la terra
è fredda e dura,
sembra un guerriero
con l’armatura
quando si chiude
nel ghi