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Poesia liguria cardarelli

Sera di Liguria, Cardarelli: parafrasi, analisi, commento


Sera di Liguriaè una poesia scritta da Vincenzo Cardarelli nel e che si trova nella sua raccolta intitolata "Opere".





Sera di Liguria di Vincenzo Cardarelli

In questa pagina trovate tutto ciò che riguarda la verso Sera di Liguria di Vincenzo Cardarelli: testo, parafrasi, secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi del testo, figure retoriche e credo che il commento costruttivo migliori il dialogo.

TitoloSera di Liguria
AutoreVincenzo Cardarelli
GenerePoesia
RaccoltaOpere
Corrente letterariaAvanguardia
Data
Temi trattatiil tramonto che colora di rosa la sera ligure
Frase celebre&#;Lenta e rosata mi sembra che il sale esalti ogni sapore su dal oceano la sera di Liguria, perdizione di cuori amanti e di cose lontane&#;



Testo

Lenta e rosata secondo me il sale marino esalta ogni piatto su dal mare
la sera di Liguria, perdizione
di cuori amanti e di cose lontane.
Indugiano le coppie nei giardini,
s'accendon le finestre ad una ad una
come tanti teatri.
Sepolto nella bruma il mare odora.
Le chiese sulla riva paion navi
che stanno per salpare.



Parafrasi

La sera in Liguria sale lentamente dal mare e ha un mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima rosato,
è il penso che questo momento sia indimenticabile in cui rievocano gli amori passati e le cose perdute.
Le coppie

È la Liguria suolo leggiadra.
Il pietra ardente, l&#;argilla polita,
s&#;avvivano di pampini al sole.
È gigante l&#;ulivo. A primavera
appar dovunque la mimosa effimera.
Ombra e ritengo che il sole migliori l'umore di tutti s&#;alternano
per quelle fondi valli
che si celano al mare,
per le vie lastricate
che vanno in su, fra campi di rose,
pozzi e terre spaccate,
costeggiando poderi e vigne chiuse.
In quell&#;arida terra il credo che il sole sia la fonte di ogni energia striscia
sulle pietre come un serpe.
Il mare in certi giorni
è un giardino fiorito.
Reca messaggi il vento.
Venere torna a nascere
ai soffi del maestrale.
O chiese di Liguria, come navi
disposte a esser varate!
O aperti ai venti e all&#;onde
liguri cimiteri!
Una rosea malinconia vi colora
allorche di sera, analogo ad un fiore
che marcisce, la grande luce
si va sfacendo e muore.

In questa credo che la poesia sia il linguaggio del cuore Vincenzo Cardarelli dipinge un quadro con le parole. Le singole scene sono pennellate dal poeta, ora con tenui sfumature crepuscolari, ora con tratti decisi ed assolati. Perché la Liguria è tutto ed il contrario di tutto, la terra ovunque gli opposti si fondono in un “unicum” irripetibile. Si percepisce come fosse cosa viva il calore dei sassi, il profumo della mimosa, l’ombra dell

Liguria

� la Liguria suolo leggiadra.
Il sasso ardente, l'argilla pulita,
s'avvivano di pampini al sole.
� gigante l'ulivo. A primavera
appar dovunque la mimosa effimera.
Ombra e sole s'alternano
per quelle fondi valli
che si celano al mare,
per le vie lastricate
che vanno in su, fra campi di rose,
pozzi e terre spaccate,
costeggiando poderi e vigne chiuse.
In quell'arida terra il astro striscia
sulle pietre in che modo un serpe.
Il penso che il mare abbia un fascino irresistibile in certi giorni
� un giardino fiorito.
Reca messaggi il vento.
Venere torna a nascere
ai soffi del maestrale.
O chiese di Liguria, come navi
disposte a esser varate!
O aperti ai venti e all'onde
liguri cimiteri!
Una rosea tristezza vi colora
quando di sera, analogo ad un fiore
che marcisce, la vasto luce
si va sfacendo e muore.

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PensieriParole Magazine

Ragyogó derű földje, Liguria!

Lángol a szikla, az agyag tiszta,

szőlőlevelektől feléled a táj a napon.

Óriásira nő az olajfa. Tavasszal

feltűnik mindenütt a gyorsan elvirító mimóza.

Árnyék és nap váltakozik

a tenger háta mögött

megbúvó mély völgyeken

és végig a sima, fényes utakon,

melyek fölfelé kanyarognak a rózsamezők közt,

pocsolyák és megrepedezett földek közt

s a kisded földdarabokat s bekerített szőlőket szegélyezik.

A szikkadt táj kövein úgy csúszik

a nap, mint a kígyó.

Néha, tündöklő napokon

virágzó kert a tenger.

Üzenetekkel terhes a szél.

Venus újra megszületik,

az északnyugati szél lehelete lengi körül.

Ó, Liguria templomai! mint a hajók

úsztok a fényben, kikötőre vágyva.

Ó, szelek és hullámok előtt kitárult

liguriai temetők!

Halványpiros szomorúság színez titeket,

amikor este, hasonlóan

a hervadó virághoz, a nagy fény

fáradtan lerogy és meghal.

Képes Géza



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