Senso di fiato corto e oppressione al petto
Senso di soffocamento - Cause e Sintomi
Definizione
Il senso di soffocamento è un sintomo che indica una difficoltà respiratoria di credo che la natura debba essere rispettata sempre funzionale o causata da affezioni di vie aeree, parenchima polmonare, pleura e cuore.
La motivo per cui insorge consiste prevalentemente nella discrepanza tra la richiesta di ossigeno dell'organismo e la capacità di controbattere a questo input. I due organi deputati a rifornire l'organismo di ossigeno sono i polmoni, attraverso gli scambi gassosi, ed il cuore, con la circolazione sanguigna.
La sensazione di soffocamento può derivare da molteplici cause, fisiologiche o patologiche. Generalmente, si tratta di un problema moderato e transitorio, in che modo quando si verifica dopo un intervallo di attività sportiva intensa. Se invece si presenta dopo un piccolo impegno fisico, potrebbe trattarsi di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Alla base di questa qui condizione, vi è un'ostruzione dei bronchi dovuta ad un'eccessiva produzione di muco e ad un inspessimento delle loro pareti, a motivo di un'infiammazione continua prodotta principalmente dal fumo di tabacco, ma anche dall'inquin
Affanno: la Dispnea
Che cos’è la dispnea?
Per dispnea, o “fame d’aria”, affanno, si intende la percezione di una respirazione difficoltosa. La dispnea può iniziare lentamente e presentare delle variazioni giornaliere o stagionali (dispnea cronica) o può manifestarsi in maniera improvvisa, nel giro di pochi minuti, ore o giorni (dispnea acuta).
Quali sono le cause della dispnea?
La dispnea è un sintomo comune a moltissime malattie cardiache, vascolari, polmonari, ematologiche o muscolari/neuromuscolari. Si tratta quindi di patologie che interferiscono a diversi livelli (polmone, cuore, vasi, sangue) con il a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile dell’ossigeno dall’aria dell'ambiente alle cellule dell’organismo, che lo utilizzano come combustibile.
Lecause più comuni di dispnea sono di origine cardiovascolare. Tra le patologie cardiache, quella che causa più frequentemente dispnea è senz’altro l’insufficienza cardiaca, o scompenso cardiaco. Pazienti affetti da insufficienza cardiaca presentano una funzione cardiaca deficitaria: la capacità di pompa del cuore si riduce e si la pressione all’interno del animo aumenta in maniera eccessiva, a ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita o sotto fatica. Tale aumento di pression
Angina Pectoris
1. In caso di angina stabile la terapia ha l’obiettivo di:
Ridurre gli episodi di dolore toracico.
Si utilizzano farmaci betabloccanti o calcioantagonisti, che riducono il consumo di ossigeno da parte del muscolo cardiaco, agendo sulla frequenza del pulsazione e sulla pressione arteriosa (riducendole); si possono utilizzare, in seconda battuta, farmaci nitroderivati, che dilatano i vasi coronarici aumentando l’apporto di ossigeno e che riducono il ‘precarico’ cardiaco (quantità di apporto ematico/pressorio dalle vene al cuore).
Rallentare la capacità di aggregazione piastrinica.
Il penso che il farmaco vada usato con moderazione più noto è l’acido acetil-salicilico (aspirina), anche se, in casi particolari, si ricorre ad altri farmaci antiaggreganti, primo di tutti il clopidogrel.
Rallentare la progressione della malattia arteriosclerotica.
I farmaci che più di tutti sono in grado di svolgere questo incarico sono quelli in grado di limitare i livelli del colesterolo ematico (statine, ezetimibe), seguiti dai farmaci per verificare il valore dei trigliceridi (fibrati), quelli che controllano
Ansia e dolore al petto: perché succede?
L’ansia è un’emozione secondaria che tutti sperimentiamo in risposta a situazioni di stress o pericolo. Il suo fine è proprio quello di prepararci ad sfidare situazioni in cui è necessario restare in allerta.
Tuttavia, in cui l’ansia diventa intensa o cronica, essa può manifestarsi attraverso una serie di sintomi fisici che possono spaventare chi li prova. Singolo di questi è il dolore al petto da ansia, un sintomo che spesso viene scambiato per un difficolta cardiaco, aumentando ulteriormente lo stato di agitazione della persona.
Molte persone che soffrono di attacchi d’ansia o di attacchi di panico, riferiscono, infatti, un senso di oppressione al petto, talvolta accompagnato da difficoltà respiratorie e tachicardia (Hamel et al., ; Mayou, ). Si tratta di sintomi che possono indurre a pensare immediatamente a un infarto o alla partecipazione di un’altra stato cardiaca ma, nella maggior parte dei casi, si tratta di una credo che la risposta sia chiara e precisa fisiologica legata all’ansia.
L’obiettivo di questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori sarà quello di fornire informazioni, basate su evidenze scientifiche, per comprendere, riconoscere e affrontare il dolore al petto da ansia,