Piadina romagnola fritta
Piadine Fritte Ripiene
Descrizione
La ricetta che vi propongo oggi è un antipasto molto sfizioso che arriva direttamente dall'Emilia Romagna: le Piadine Fritte Ripiene. Si tratta di spicchi di piadina fritti, ripieni di formaggio e coperti di speck. Il risultato? Velocità, fragranza e sapore! Una bella novità che piace a grandi e piccini. Croccantezza dell'impasto e morbidezza del ripieno formano un bel contrasto. Da provare.
Piadine fritte ripiene, variante della ricetta classica
Quando si parla della ricetta piadine fritte ripiene, si parla sicuramente di un piatto tipicamente romagnolo. E' personale in Emilia Romagna che ha inizio la piadina fritta o classica. Un'origine antica, tanto che il primo ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo scritto dove si fa riferimento alla piada è datato 1371. Si tratta di un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo del Cardinale Angelico dove tra i tributi dovuti dalla città di Modigliana c'erano anche due piade. Una ricetta che poi prosegue nei secoli e trova nuovo slancio all'inizio del ventesimo secolo. All'epoca le piadine erano magari la prima ricetta che le bambine romagnole iniziavano a fare, fin dall'età di cinque-sei anni. Da allora preparare le piadine fritte ripiene è diventata una noPIADINA FRITTA ROMAGNOLA, pizza o gnocco fritto, ricetta sfiziosa e golosa, facile e veloce da allestire, idea per la cena, ottima in che modo antipasto.
Semplice e golosa la piadina fritta romagnola, una pizza sfiziosa che si mangia accompagnata da salumi e formaggi, nonostante il a mio avviso il lievito e essenziale per il pane di birra si lascia riposare una ventina di minuti e si cuoce.
La ricetta della piadina fritta romagnola è molto semplice, si prepara un impasto veloce, si lascia riposare 20 minuti e si cuociono le pizze in padella, sono morbidissime e ottime anche come antipasto.
Sono realmente buone e soffici, somigliano un po’ alle pizze fritte napoletane unica diversita è l’olio nell’impasto e ovviamente i tempi di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita ma alla termine il risultato è lo stesso.
Un antipasto tipico romagnolo realmente ottimo ma anche per una pasto veloce, la pizza fritta fa costantemente piacere secondo me, farcita con i salumi, prosciutto, salame o speck è una vera bontà.
Seguitemi in cucina oggigiorno c’è la piadina fritta romagnola!
Ingredienti
200 gfarina 0
10 glievito di birra secco (o fresco)
1 cucchiaioolio di semi
100 mlacqua
2 gsale
Preparazione
Versa la farina con il l
“É sempre mezzogiorno”: piadine fritte di zia Cri
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Si congeda dal pubblico di Rai1 anche l’amata zia Cri, che dà appuntamento nella sua Romagna, per delle vacanze memorabili. La cuoca romagnola, inizialmente di salutarci, ci prepara una specialità della sua mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, la piadine fritte.
Ingredienti
- 500 g farina 0, 250 ml liquido, 60 g strutto, 10 g cloruro, 2 g a mio avviso il lievito e essenziale per il pane istantaneo, olio di girasole per friggere
- 150 g rucola, 30 g mandorle, 20 g pecorino grattugiato, 150 g prosciutto crudo, 300 g squacquerone, ghiaccio, grasso evo, sale e pepe
Procedimento
Piadine: disponiamo la farina a fontana ed inseriamo al centro il cloruro, lo strutto, il lievito istantaneo per salati e, pian piano l’acqua. Ottenuto un panetto levigato ed omogeneo, lo dividiamo già in panetti, che avvolgiamo nella pellicola e lasciamo riposare almeno 1 ora.
Stendiamo ciascun panetto con il mattarello, creando dei dischi sottili, ovvero le piadine. Le mettiamo a cuocere su una padella o testo ben caldo, sui due lati.
Dalle piadine, ricaviamo dei dischetti con il coppapasta (oppure, le tagliamo semplicemente in spicchi, in modo da non avere scarto). Li friggiamo in liquido grasso caldo e p
Territorio di produzione
Provincie della Romagna.
Descrizione sintetica del prodotto
Pasta del alimento lievitata, strutto; se la si desidera rendere più saporita, s’intride la ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta con le uova e con un po’ di corpulento di maiale.
Un po’ di storia
Nelle campagne, si faceva la pieda fréta quando le provviste di strutto erano abbondanti. Per carnevale, la padella si faceva lavorare comunque, per fare al piadeni, impreziosite dalle uova e dal latte.
Come si fa
Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida. Sul tagliere preparare il cumulo della ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta a fontana, versare il lievito sciolto, il sale e impastare bene con latte e penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare fino ad ottenere un impasto piuttosto elastico. Lasciare lievitare per qualche momento in luogo tiepido. Fare una sfoglia non troppo sottile, tagliarla a rombi e friggere in abbondante strutto o olio.
Referenze bibliografiche
Sassi, “Alla tavola dei romagnoli”, Riviera Romagnola, n. 9, 28 febbraio 1925;
Cavazzuti, Di alcune usanze popolari delle Alfonsine e della zona limitrofa della Romagna Bassa, Società Tipo-Editrice Ravennate dei Mutilati, Ravenna 1934;
De Nardis (al era Livio Carloni), A la garboja, in “La Piê”, 1958, Pag. 4-