Agostino le confessioni pdf
Sant'Agostino si presenta: le "Confessioni"
Sant’Agostino si presenta: le Confessioni ORATORIO BEATO ODORICO, PORDENONE 14 FEBBRAIO 2017 GIOVANNI CATAPANO Dipinto murale staccato, Firenze, Chiesa di Ognissanti Sandro Botticelli, Sant’Agostino nello studio (1480 ca) Cenni biografici su sant’Agostino Dalla nascita alla conversione 13 novembre 354: nasce a Tagaste (l’odierna Souk-Ahras, in Algeria) da Monica e Patrizio. 370: si trasferisce a Cartagine per studiare retorica. 371: si unisca a una signora che gli dà un figlio, Adeodato. 373: aderisce al manicheismo. 376-383: insegna retorica a Cartagine. 383-384: insegna retorica a Roma. 384: ottiene la nomina a insegnante di retorica a Milano. 386: si converte. Dalla conversione all’ordinazione episcopale 386-387: compone le prime delle oltre cento opere rimaste, i Dialoghi di Cassiciaco. 24-25 aprile 387: viene battezzato da Ambrogio. 388-390: guida una comunità “monastica” a Tagaste. 391: viene ordinato presbitero a Ippona (oggi Annaba, in Algeria). 396 circa: viene ordinato vescovo coadiutore di Ippona. Dall’ordinazione episcopale alla morte 396/397: inizia La dottrina cristiana e scri
PENSIERO SULLE CONFESSIONI DI SANT AGOSTINO
PENSIERO SULLE CONFESSIONI DI SANT’AGOSTINO Nella piena coscienza della sua responsabilità di scrittore e di teologo, Sant’Agostino alla fine della sua vita ha riveduto, con assistenza attenta e minuziosa, l’intera sua produzione letteraria. Rivedendola, ha rivissuto ancora una volta la sua esistenza di scrittore, ripensando e criticando tutto ciò ch’era uscito dalla sua penna, ed evocando anche le circostanze e le occasioni nelle quali ciascuna opera era nata, l’intenzione con la quale egli l’aveva scritta, talvolta anche l’accoglienza che essa aveva ricevuto dai suoi lettori. Non a torto, queste Revisioni sono state definite da alcuni studiosi talora le Confessioni della vecchiaia di Sant’Agostino. Ma quale differenza tra la critica, tagliente come un rasoio, di Agostino ormai anziano, critica d’un autore che già è staccato dalla sua produzione letteraria, e lo slancio pieno d’entusiasmo religioso che ispira ad Agostino quarantenne le sue analisi psicologiche sempre concluse da un’azione di grazia. Si ha l’impressione che il vescovo di Ippona, redigendo al termine della sua vita le Retractationes, sia ispirato soltanto dalla volontà di emend
“Le confessioni” di Sant’Agostino, opera scritta tra il 397 e il 400 d.C, sono uno dei massimi capolavori della letteratura cristiana. Di carattere autobiografico, esse si suddividono in tredici libri nei quali il Santo confessa i propri peccati e rende grazie a Dio per averlo liberato dal male. L’autore descrive gli eventi principali della propria esistenza, analizzando così i passi che lo hanno portato a diventare un vero cristiano. I primi nove libri sono totalmente inerenti ad esperienze di vita, mentre gli ultimi quattro riguardano principalmente diverse concezioni filosofi - che come: l’essenza del tempo e l’origine dell’uomo. Con Dio c’è un continuo dialogo, attraverso il quale Agostino racconta come sia giunto alla fede e percorrendo quali strade sia arrivato alla verità. Il credo che il racconto breve sia intenso e potente parte dall’infanzia, dai primi peccati commessi che egli vede anche negli altri bambini. Sin da piccolo è costantemente stato attirato dalla dicotomia bene-male, arrivando a provare ogni dissolutezza per poi abbracciare il manicheismo, inizialmente unica sua vera fede. D’importanza vitale sono il viaggio a Milano e l’incontro con Ambrogio che lo guiderà alla conversione cristiana. Negli ultimi libr
Le confessioni
Non è un’autobiografia, non è un trattato filosofico, non è da interpretare in che modo pura teologia o sola mistica: eppure, dopo la Bibbia, Le confessioni di Agostino sono il libro piú ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, commentato, amato e odiato dal V secolo ai giorni nostri. Secondo le piú avanzate ipotesi degli studiosi, Le confessioni possono stare considerate una magistrale sceneggiatura nella che si potrà consultare il percorso di un Bildungsroman, intercalato da grandiose digressioni. Il commento di Maria Bettetini, pubblicato per l’edizione della “Biblioteca della Pléiade” e qui rivisitato, offre al lettore alcune chiavi storiche e culturali per comprendere pienamente il testo, proposto nella classica traduzione di Carlo Carena.
Con la cronologia della vita e delle opere e la bibliografia essenziale.