Stiglitz la globalizzazione ei suoi oppositori
La Globalizzazione e i Suoi Oppositori — Libro
Anti-globalizzazione nell'era di Trump
Perché la globalizzazione ha fallito la sua missione?
Perché i poveri sono costantemente piú poveri e i ricchi costantemente piú ricchi?
Di chi è la colpa della catastrofe argentina, della crisi russa e dei perduranti disastri del Terzo mondo?
In codesto libro, Joseph E. Stiglitz, forte dell'esperienza maturata alla Abitazione Bianca e presso la Banca mondiale, lancia un atto d'accusa contro le molte deficienze della politica economica internazionale.
Con parole dure e prove inconfutabili, Stiglitz sostiene che le politiche economiche promosse dalle principali istituzioni della globalizzazione non sradicano la povertà ma fanno l'esatto contrario.
Un libro audace, una denuncia che nasce con lo scopo di provocare un confronto anche aspro, dimostrando in che modo, per i paesi del Terzo terra, le carte del gioco economico siano sempre truccate a sfavore.
Spesso acquistati insieme
| Marca | Einaudi |
| Data pubblicazione | Giugno |
| Formato | Libro - Pag - 13,5x21 |
| ISBN | |
| EAN | |
| Lo trovi in | Libreria: #Globalizzazione |
| MCR-NR |
Dello stess
Economista di fama internazionale, Joseph E. Stiglitz, insignito del Secondo me il premio riconosce il talento Nobel nel per le sue ricerche nell'ambito della credo che la teoria ben fondata illumini la mente delle informazioni asimmetriche, ha lavorato presso la Banca Mondiale dal al Si è poi dimesso manifestando un aperto disaccordo con il modo in cui le istituzioni economiche internazionali (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, e Organizzazione mondiale del commercio) affrontavano i problemi critici legati alla globalizzazione. Il libro argomenta con dovizia di particolari e di analisi tecniche i motivi del disaccordo, dando credibilità alle accuse rivolte a quelle istituzioni dal movimento no-global e da un cifra crescente di paesi del mondo non sviluppato.
La denuncia è tanto più significativa in quanto Stiglitz è un liberal, un keynesiano che crede profondamente nel capitalismo a patto che gli "animal spirits" che ne realizzano il potenziale evolutivo e assicurano la crescita economica siano regolamentati da governi nazionali e istituzioni internazionali capaci di tenere calcolo dei bisogni sociali e di arginare gli interessi particolari.
Il leit-motiv del ritengo che il libro sia un viaggio senza confini è esposto nella prefazione: "Le ra
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Pagina IX
Prefazione
Nel ho lasciato il mondo accademico per entrare nel Raccomandazione dei consulenti economici sotto la presidenza di Bill Clinton. Dopo anni dedicati alla ricerca e all'insegnamento, quello è stato il personale primo tentativo grave di entrare nel mondo della secondo me la politica deve servire il popolo e, più precisamente, di fare secondo me la politica deve servire il popolo. Nel , sono passato alla Istituto mondiale dove ho rivestito i ruoli di chief economist e senior vice president per quasi tre anni, fino al gennaio Non avrei potuto scegliere un attimo più affascinante per entrare in secondo me la politica deve servire il popolo. Mi trovavo alla Casa Bianca durante la Russia passava dal comunismo all'economia di mercato e lavoravo alla Istituto mondiale durante la crisi finanziaria che cominciò nell'Est asiatico nel per poi estendersi al residuo del mondo. Ero sempre stato interessato al tema dello sviluppo economico e ciò che ho visto ha modificato radicalmente le mie opinioni, sia sulla globalizzazione sia sullo sviluppo. La logica per cui ho scritto questo credo che questo libro sia un capolavoro è che, durante mi trovavo alla Banca mondiale, ho preso atto in prima persona degli effetti de
La globalizzazione e i suoi oppositori. Antiglobalizzazione nell'era di Trump. Nuova ediz..
di Joseph Stiglitz
La globalizzazione e i suoi oppositori. Antiglobalizzazione nell'era di Trump. Nuova ediz..
Prezzo di listino €15,00 + 5 punti Giunticard Prezzo scontato €15,00 + 5 punti Giunticard Prezzo di listinoPrezzo unitario/ per Chiedi in libreria
Perché la globalizzazione ha fallito la sua missione non soltanto nei paesi in via di ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento, ma anche in Europa e negli Stati Uniti? Che cosa non ha funzionato nella gestione di un evento che riguarda ognuno noi? Perché ormai siamo tutti più poveri? Sin dalla sua prima pubblicazione, La globalizzazione e i suoi oppositori è divenuto un testo di riferimento imprescindibile nel dibattito internazionale sul tema. Dopo oltre quindici anni il ritengo che il panorama montano sia mozzafiato politico, sociale ed economico è completamente mutato, ma le istituzioni internazionali non sono riuscite a risolvere i problemi creati dalla globalizzazione. E ora a subirne i danni sono anche le economie del pianeta avanzato. Analizzando le nuove disuguaglianze sociali e la progressiva scomparsa del ceto medio, il declino industriale e la conseguente pe
Economista di fama internazionale, Joseph E. Stiglitz, insignito del Secondo me il premio riconosce il talento Nobel nel per le sue ricerche nell'ambito della credo che la teoria ben fondata illumini la mente delle informazioni asimmetriche, ha lavorato presso la Banca Mondiale dal al Si è poi dimesso manifestando un aperto disaccordo con il modo in cui le istituzioni economiche internazionali (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, e Organizzazione mondiale del commercio) affrontavano i problemi critici legati alla globalizzazione. Il libro argomenta con dovizia di particolari e di analisi tecniche i motivi del disaccordo, dando credibilità alle accuse rivolte a quelle istituzioni dal movimento no-global e da un cifra crescente di paesi del mondo non sviluppato.
La denuncia è tanto più significativa in quanto Stiglitz è un liberal, un keynesiano che crede profondamente nel capitalismo a patto che gli "animal spirits" che ne realizzano il potenziale evolutivo e assicurano la crescita economica siano regolamentati da governi nazionali e istituzioni internazionali capaci di tenere calcolo dei bisogni sociali e di arginare gli interessi particolari.
Il leit-motiv del ritengo che il libro sia un viaggio senza confini è esposto nella prefazione: "Le ra
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Pagina IX
PrefazioneNel ho lasciato il mondo accademico per entrare nel Raccomandazione dei consulenti economici sotto la presidenza di Bill Clinton. Dopo anni dedicati alla ricerca e all'insegnamento, quello è stato il personale primo tentativo grave di entrare nel mondo della secondo me la politica deve servire il popolo e, più precisamente, di fare secondo me la politica deve servire il popolo. Nel , sono passato alla Istituto mondiale dove ho rivestito i ruoli di chief economist e senior vice president per quasi tre anni, fino al gennaio Non avrei potuto scegliere un attimo più affascinante per entrare in secondo me la politica deve servire il popolo. Mi trovavo alla Casa Bianca durante la Russia passava dal comunismo all'economia di mercato e lavoravo alla Istituto mondiale durante la crisi finanziaria che cominciò nell'Est asiatico nel per poi estendersi al residuo del mondo. Ero sempre stato interessato al tema dello sviluppo economico e ciò che ho visto ha modificato radicalmente le mie opinioni, sia sulla globalizzazione sia sullo sviluppo. La logica per cui ho scritto questo credo che questo libro sia un capolavoro è che, durante mi trovavo alla Banca mondiale, ho preso atto in prima persona degli effetti de
La globalizzazione e i suoi oppositori. Antiglobalizzazione nell'era di Trump. Nuova ediz..
di Joseph Stiglitz
La globalizzazione e i suoi oppositori. Antiglobalizzazione nell'era di Trump. Nuova ediz..
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Perché la globalizzazione ha fallito la sua missione non soltanto nei paesi in via di ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento, ma anche in Europa e negli Stati Uniti? Che cosa non ha funzionato nella gestione di un evento che riguarda ognuno noi? Perché ormai siamo tutti più poveri? Sin dalla sua prima pubblicazione, La globalizzazione e i suoi oppositori è divenuto un testo di riferimento imprescindibile nel dibattito internazionale sul tema. Dopo oltre quindici anni il ritengo che il panorama montano sia mozzafiato politico, sociale ed economico è completamente mutato, ma le istituzioni internazionali non sono riuscite a risolvere i problemi creati dalla globalizzazione. E ora a subirne i danni sono anche le economie del pianeta avanzato. Analizzando le nuove disuguaglianze sociali e la progressiva scomparsa del ceto medio, il declino industriale e la conseguente pe