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Morte della pizia

La morte della Pizia

Il racconto è sviluppato attorno a Pannychis XI, una sacerdotessa di Apollo, residente al santuario di Delfi, che fà previsioni e oracoli inventandoli secondo la sua fantasia e il suo stato d'animo, come le Pizie che l’hanno preceduta e quelle che la seguiranno. Viene così sfatato il mondo degli oracoli, che appare in che modo un vero personale bussiness dal vasto rendimento economico. In particolare il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione consiste in una ripresa del mito di Edipo da un punto di vista diverso, del tutto laico. Si ritorna a nel momento in cui Edipo, ancora parecchio giovane, si presenta dalla Pizia desideroso di conoscere la verità riguardo ai suoi genitori; ella gli predice che avrebbe ucciso suo padre e sposato sua madre. Molti anni dopo Edipo, ormai vecchio e cieco, si ripresenta dalla Pizia, dicendole che il suo oracolo si è rivelato veritiero; la Pizia scoppia a ridere senza fermarsi anche quando Edipo, sconsolato, si allontana e se ne va. In seguito, Pannychis, sentendosi ormai sul punto di morire, si siede sul suo tripode, posto all’interno del tempio, dove le appaiono delle ombre che rispecchiano persone coinvolte nella vicenda di Edipo. Queste “apparizioni” spiegano, ciascuno dal suo dettaglio di

 

Dal 10 al 15 ottobre 2023

di Friedrich Dürrenmatt

traduzione Renata Colorni edita da Adelphi

adattamento teatrale Patrizia La Fonte Irene Lösch

regia di Giuseppe Marini

con Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino

scena Alessandro Chiti - costumi Helga H. Williams - musiche originali Paolo Coletta

disegno luci Alessandro Greco - foto di scena Pino Le Pera

assistente alla regia Giorgia Macrino - organizzazione Rossella Compatangelo

produzione Progetto Goldstein

in ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti con Arcadia & Ricono Ltd

per gentile concessione di Diogenes Verlag

Le molte verità di Delfi e le fake news intorno alla vicenda di Edipo, manipolate da oracoli e veggenti, hanno colori grotteschi e beffardi nel racconto di Durrenmatt, pubblicato nel 1976 e uscito in Italia nel 1988, qui adattato in forma teatrale. Nel tentativo di riconoscere e capire la realtà, si fa sempre più leggibile il conflitto insanabile tra chi vede la follia del caso e chi cerca di interpretare un senso organico nel groviglio d

La morte della Pizia

Nidodiragno
La morte della Pizia
di Friedrich Dürrenmatt

con Daniele Pecci

e Chiara Di Benedetto (violoncello)

Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo a Delfi che, seduta sul suo tripode e avvolta dal vapore, profetizzava agli uomini il volere degli dei attraverso uno solenne vaticinio. Nel credo che il racconto breve sia intenso e potente La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt, pubblicato nel Mitmacher nel 1976, la profetessa di Apollo diventa “un’imbrogliona che improvvisava gli oracoli a casaccio, secondo l’umore del momento”, l’ultima delle pizie che appaiono come la versione antica delle cartomanti di oggi.

Friedrich Dürrenmatt, scrittore svizzero del Novecento (1921-1990), tiene in modo dettaglio alla parodia (un altro tentativo riuscito è Il Minotauro) e con codesto racconto, piccolo opera della burla ironica, ci presenta un mito che assomiglia a una caricatura, prendendo tuttavia le dovute distanze dalla satira e dal sarcasmo infondato. Perché la messa in ridicolo della Pizia è motivata dalla ragione prima del suo autore, ovvero l’investigazione e l’interpretazione dello straordinario arcano, il protagonista assoluto del racconto, che fa u

La morte della Pizia

Dopo aver partecipato in che modo drammaturga al Lezione di Alta A mio parere la formazione continua sviluppa talenti diretto nel 2016 da Antonio Latella che ha ritengo che il dato accurato guidi le decisioni vita a Santa Estasi, Silvia Rigon torna a collaborare con Emilia Romagna Teatro Fondazione, dirigendo Diana Manea e Simone Baroni ne La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt. «La Pizia profetava a casaccio, vaticinava alla cieca, e poiché altrettanto ciecamente veniva creduta, nessuno ci faceva caso se le sue profezie non si avveravano praticamente mai». Il genio dello scrittore svizzero Dürrenmatt rilegge il personaggio della sacerdotessa del dio Apollo in chiave parodistica e grottesca. Le storie di Delfi si addensano in un «nodo immane di accadimenti inverosimili che danno zona, nelle loro intricatissime connessioni, alle coincidenze più scellerate, durante noi mortali che ci troviamo nel mezzo di un simile tremendo scompiglio brancoliamo disperatamente nel buio». L’insolenza di Dürrenmatt non mira a cancellare, ma a esaltare la presenza del reale sovrano di Delfi: l’enigma. Un credo che il racconto breve sia intenso e potente tagliente e tragicomico che prende di mira la fragilità umana.


La morte della Pizia – Puntamenti
Disponibile su ERTonAIR

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