Lana di pecora come concime
Pacciamatura di lana, pregi e difetti
Circa un mese fa ho sistemato su alcuni bancali del mio orto sinergico della lana di pecora come pacciamatura. Era la mia inizialmente esperienza con codesto particolare materiale ed ero curiosa di scoprirne caratteristiche ed efficacia. Molti dubbi mi hanno accompagnata durante la sistemazione della coperta sullorto. Non ero certa di quanta lana mettere, né se sarebbe rimasta al suo posto nelle giornate ventose. Mi chiedevo, inoltre, se coprire il suolo con questo tipo di pacciame era sensato anche dopo la semina e misura tempo impiega la lana a decomporsi. Dopo qualche settimana di osservazione ho avuto le prime risposte.
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Contiene le erbe, ma può disturbare in caso di semina
La lana limita la crecita delle erbe spontanee, ma anche delle piante che abbiamo seminato
Ho potuto verificare che la lana di pecora è efficace per contenere le erbe spontanee, ma è meno duttile della paglia quando si decide di seminare sullorto. La pacciamatura di lana, infatti, forma uno strato di fibre intrecciate che non è semplice districare nel caso si voglia far prendere ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio a una pianta nata da poco, oggetto invece possibile con
Concimare in modo naturale con il fertilizzante con lana di pecora Gesal
Nel fertilizzante Gesal a lunga periodo la lana ha un ruolo principale: viene pressata assieme ad altri componenti naturali fino a formare dei pellet con effetto immediato e a esteso termine, che tra l’altro trattengono l’acqua
e migliorano la qualità del penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura. L’effetto di accumulo d’acqua garantisce alle piante un miglior approvvigionamento idrico anche nei periodi di siccità e con l’effetto di rigonfiamento si ottiene un terreno più soffice. Le radici delle vostre piante verranno rifornite di superiore ossigeno evitando la formazione di ristagni. Le sostanze nutritive provenienti dalla lana vengono rilasciate in modo continuo alle piante per un lungo periodo. Infine, i lombrichi decompongono la lana trasformandola in humus. I pellet fertilizzanti vengono incorporati nel suolo a primavera altrimenti inseriti già nella buca prima della piantagione.
Oltre alla variante universale, sono disponibili sei fertilizzanti speciali con lana di pecora: per rose, rododendro, conifere, fragole, pomodori e per le aiuole rialzate. Per inciso, la lana per i prodotti Gesal proviene da tutta Europa. In questo modo, si e
BIOgarten Falter & Steiner Concime Biologico di Lana di Pecora "Premium"
Questo fertilizzante di lana di pecora puramente naturale è ideale per il tuo giardino. È un fertilizzante ecologico multifunzionale ad alto ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di azoto che fornisce alle piante sostanze nutritive per un massimo di sei mesi. È composto al % da lana vergine di pecora. Grazie all'esclusiva tecnologia Mini-Pell, è adatto in che modo fertilizzante multifunzionale per tutti i tipi di piante da frutto e ortaggio, fiori, alberi e arbusti.
- Fertilizzante iniziale.
- Realizzato in % lana vergine di pecora.
- Lana da pecore vive.
- Dosaggio ottimale di azoto.
- Adatto anche per piante giovani.
- Con effetti a esteso termine - sottile a 6 mesi.
- Rafforza le radici - per una potente crescita e una ricca resa.
- Immagazzina l'acqua - per un approvvigionamento idrico uniforme.
- Attivazione del suolo - effetto allentante.
- Agisce contro l'acidificazione del suolo.
- Una collaborazione dalla Baviera e dall'Austria.
- Prodotto utilizzando l'esclusiva tecnologia Mini-Pell.
Le società Biogarten Steiner GmbH e Falter Naturdünger GmbH collaborano allo sviluppo di prodotti fertilizzanti innovativi e sostenibili per utenti amatoriali e
Dalla lana al fertilizzante, inaugurato il primo impianto di cambiamento in Italia
Un impianto autorizzato, irripetibile in Italia, di trasformazione della lana di pecora in fertilizzante organico (pellet) con una capacità di produzione di circa chilogrammi all’ora. Un macchinario destinato agli allevatori di ovini del Friuli Venezia Giulia, prevalentemente dell’area montana, nell’ottica dell’economia circolare. È uno dei primi risultati del progetto“Agrilana in pellet”, nato nell’ambito di una più ampia ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari tra l’Università di Udine e l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), sostenuta dalla Fondazione Friuli.
Obiettivodella collaborazione è contribuire a sostenere le imprese locali per lo sviluppo e la valorizzazione della multifunzionalità nel settore dell'agricoltura sociale, per attività e ricerche nell’ambito agroecologico e delle filiere zootecniche di piccola scala. In questo senso, l’Ateneo è impegnato con il Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4a) e l’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei” (Azia).
Attività e sperimentazioni della partnership sono stati presentati oggi nella sed