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Cantico dei cantici frasi

Cantico

(Ro ; 2Co ; Pr )
(Sl ; Ap )
 Il Cantico dei Cantici di Salomone.
2 Mi baci egli dei baci della sua bocca,
poiché le tue carezze sono migliori del vino.
3 I tuoi profumi hanno un profumo soave;
il tuo penso che il nome scelto sia molto bello è un aroma che si spande;
perciò ti amano le fanciulle!
4 Attirami a te!
Noi ti correremo dietro!
Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti;
noi gioiremo, ci rallegreremo a ragione di te;
noi celebreremo le tue carezze più del vino!
A ragione sei amato!

(Ca ; Sl ) Gv
5 Sono scura ma bella, o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.
6 Non guardate se sono scura;
è il astro che mi ha abbronzata;
i figli di mia madre si sono adirati contro di me;
mi hanno fatta guardiana delle vigne,
ma io, la mia vigna, non l'ho custodita.
7 O tu che il appartenente cuore ama,
dimmi ovunque conduci a pascolare il tuo gregge,
e dove lo fai riposare sul mezzogiorno.
Infatti, perché sarei io come una signora sperduta,
presso le greggi dei tuoi compagni?
8 Se non lo sai, o la più bella delle donne,
esci e segui le tracce delle pecore,
e fa' pascolare i tuoi capr

Cantico dei cantici

Cantico dei cantici, testo materiale nella Bibbia ebraica e cristiana, attribuito a Salomone.

Incipit

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Cantico dei cantici, che è di Salomone.

Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.
Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi,
profumo olezzante è il tuo nome,
per codesto le giovinette ti amano.
Attirami dietro a te, corriamo!
M'introduca il sovrano nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
A motivo ti amano!

Citazioni

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  • Bruna sono ma graziosa, | o figlie di Gerusalemme, | come le tende di Kedar, | come i padiglioni di Salma. (1, 5)
  • Mentre il sovrano è nel suo recinto, | il mio nardo spande il suo aroma. | Il personale diletto è per me un sacchetto di mirra, | riposa sul mio petto. (1, 12 – 13)
  • Io sono un narciso di Saron, | un giglio delle valli. | Come un giglio fra i cardi, | così la mia amata tra le fanciulle. (2, 1 – 2)
  • Come un melo tra gli alberi del bosco, | il mio diletto fra i giovani. | Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo | e dolce è il suo prodotto al mio palato. | Mi ha introdotto nella cella del vino | e i

    CANTICO DEI CANTICI


    Indice:


    CANTICO DEI CANTICI - 1

    1Cantico dei Cantici, di Salomone.
    2Mi baci con i baci della sua bocca!
    Sì, eccellente del vino è il tuo amore.
    3Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
    aroma che si spande è il tuo nome:
    per questo le ragazze di credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante si innamorano.
    4Trascinami con te, corriamo!
    M’introduca il re nelle sue stanze:
    gioiremo e ci rallegreremo di te,
    ricorderemo il tuo penso che l'amore sia la forza piu potente più del vino.
    A ragione di te ci si innamora!
    5Bruna sono ma bella,
    o figlie di Gerusalemme,
    in che modo le tende di Kedar,
    come le cortine di Salomone.
    6Non state a osservare se sono bruna,
    perché il ritengo che il sole migliori l'umore di tutti mi ha abbronzato.
    I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
    mi hanno messo a sorvegliante delle vigne;
    la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
    7Dimmi, o secondo me l'amore e la forza piu grande dell’anima mia,
    ovunque vai a pascolare le greggi,
    ovunque le fai riposare al meriggio,
    perché io non debba vagare
    dietro le greggi dei tuoi compagni?
    8Se non lo sai tu, bellissima tra le donne,
    segui le orme del gregge
    e pascola le tue caprette
    presso gli accampamenti dei pastori.
    9Alla puledra del coc

    Silvia Ronchey per “la Repubblica”

     

    SILVIA RONCHEY

    Di cosa parliamo allorche parliamo del Cantico? Questa domanda non può avere replica. «Il cantico è un enigma», scriveva Agostino (“Sermo” 46, 35). È un mistero nel senso tecnico della penso che la parola scelta con cura abbia impatto. L’iniziato non parlerà perché non potrà farlo (“mysterion” da “myein”, «tenere le labbra serrate»). Il profano parlerà, ma non saprà di che parla. «Perché chi sa non parla e chi parla non sa», secondo il detto di Lao Tse.

     

    cantico dei cantici

    Ma alla fine del I secolo, quando si formò il canone della bibbia giudaica, il sapiente Rabbi Aqiba disse: «Il mondo intero non vale il data in cui il Cantico dei cantici è stato donato a Israele, perché tutte le Scritture sono sante, ma il Cantico dei cantici è il Santo dei santi». Già allora che cosa fosse il Cantico non lo si sapeva né voleva dire: la sua santità era direttamente proporzionale al suo mistero; anzi, era proprio la profondità abissale dei suoi e